L'ambito si presenta come un posto di socializzazione e relax, concepito come luogo di contemplazione ed immersione nell'arte dentro uno spazio a matrice centripeta.

Al suo interno, un connubio tra materiali di pregio, come il cristallo o la foglia d'argento, e legni grezzi antichi o lamiere di ferro, commenta un percorso ciclico tendente all'infinito. Contenitori scultura in legno che si stagliano sullo sfondo argenteo di una cascata in catena di alluminio; lastre in pietra ricomposta, traslucida, che celano un catino in cristallo con le trasparenze del mare.

Le varie componenti che arricchiscono lo spazio sono disposte senza un ordine gerarchico in quanto ognuna, con i propri connotati, assume nell'insieme un ruolo da protagonista.

I contorni statici di alcuni tappeti persiani in seta dialogano con le forme sinuose di un arazzo tridimensionale che, sotto le vesti di un divano articolabile, con plurimi linguaggi, avvolge, abbraccia o semplicemente sorregge il visitatore. Le trasparenze e opacità del vetro soffiato, vengono palesate in complesse forme d'autore che, posate qua e là, misurano reciprocamente le loro bellezze.

Un ruolo di particolare importanza assume l'illuminazione che richiamabile per addizione si palesa nel fare risaltare oggetti, forme e situazioni.

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